Quello di quest’anno sarà un Primo Maggio dedicato all’impegno per la sicurezza sul lavoro, ma sarà anche un Primo Maggio di dolore profondo.
Sicurezza: il cuore del lavoro.
il DOLORE per le VITE PERDUTE e L’IMPEGNO di BERGAMO
Quello di quest’anno sarà un Primo Maggio dedicato all’impegno per la sicurezza sul lavoro, ma sarà anche un Primo Maggio di dolore profondo.
Segna, infatti, l’anniversario del doppio infortunio mortale avvenuto a Pasqua alla ECB Company di Treviglio che è costato la vita a due lavoratori, Giambattista Gatti e Giuseppe Legnani. A queste morti si aggiungono quelle delle due lavoratrici originarie di Caravaggio, Pierangela Tadini e Ida Milanesi, decedute nell’incidente ferroviario di Pioltello, mentre si recavano al lavoro.
A livello nazionale, dall’inizio dell’anno fino ai primi giorni di aprile, i morti sul lavoro sono stati 151 contro i 113 del primo trimestre 2017.
Al dolore per chi non c’è più si deve unire l’impegno più che mai necessario per invertire la tendenza: il 2018 si è aperto con la firma di un “Protocollo d’intesa per diffondere salute e sicurezza sul lavoro“, che ha visto un numero considerevole di soggetti firmatari, ben trentanove: oltre ai sindacati, hanno firmato associazioni di categoria, soggetti della sanità pubblica, enti bilaterali, INAIL, l’Ispettorato Territoriale del Lavoro, Provincia di Bergamo, l’Ufficio Scolastico Territoriale e Università degli Studi di Bergamo.
“Non si tratta solo di un protocollo d’intenti come quelli già diverse volte siglati in passato. Nell’occasione si è dato avvio a un lavoro di rete, che vede protagonisti 10 gruppi che si occuperanno di tematiche diverse:
– dalle verifiche preventive in aziende che volontariamente si sottopongono ad analisi con l’ausilio di enti bilaterali di settore;
– allo studio della formazione dei formatori e di quella dei lavoratori;
– al progetto ‘A scuola di sicurezza’ (per scuole materne, elementari e medie);
– a programmi didattici nell’ambito del corso di laurea in Scienze della formazione primaria, e ancora, all’inserimento del tema nei curricola delle scuole superiori.
Altri gruppi si occuperanno della proposta al MIUR (Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca) di inserimento di aspetti della tematica nelle prove di maturità, degli incontri di formazione ai nuovi iscritti della Camera di Commercio, del coinvolgimento dell’ordine dei consulenti del lavoro, della formazione degli RLS congiunta con le altre figure di sistema aziendale, dell’attivazione di incontri in azienda per commentare le dinamiche di infortuni, incidenti o mancati infortuni, della sorveglianza sanitaria da parte dei medici competenti, di analisi delle buone prassi da adottare nel lavoro somministrato”.
“Ora si acceleri per vedere i frutti del lavoro di rete avviato: la priorità deve essere quella di far tornare a casa ogni persona, viva e integra, dopo un turno di lavoro“.