UIL Bergamo

Via S. Bernardino, 72 – 24122 Bergamo || Tel. 39 035 247819 – Fax. 39 035 225920 || csp@uilbergamo.it – cspbergamo@pecert.uil.it
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Legge di bilancio: serve equità e giustizia sociale anche per tutelare la denatalità e la tampon tax

All’interno della legge di bilancio 2024 tra i vari aspetti penalizzanti e per i quali questa Organizzazione Sindacale sta promuovendo una serie di mobilitazioni, si ritiene opportuno compiere un approfondimento in merito a due temi a nostro avviso importanti per ragioni di equità e giustizia sociale, riferiti alla prima infanzia e tampon tax.
Studiando la manovra con un occhio critico rivolto alla questione prodotti della prima infanzia, emerge una tassazione al 10% per il latte in polvere o liquido per l’alimentazione dei lattanti o dei bambini nella prima infanzia, condizionato per la vendita al minuto, estratti di malto, preparazioni per l’alimentazione dei fanciulli, per usi dietetici o di cucina, a base di farine, semolini, amidi, fecole o estratti di malto, anche addizionate di cacao in misura inferiore al 50 per cento in peso.
Parrebbero esclusi dalla manovra, ulteriori prodotti utili ad esempio pannolini e seggiolini, per i quali se non dovessero esserci successivi interventi dovrebbero essere tassati al 22%.
Secondo il quadro demografico rappresentato dall’ISTAT all’interno Attività conoscitiva preliminare all’esame della Nota di Aggiornamento del Documento di economia e finanza 2023 nei primi sette mesi del 2023 si è registrato un calo di circa 70 mila persone residenti, mentre si consolida il calo delle nascite pari a 213 mila, – 2.6% in meno rispetto al 2022 e del 10.2% in meno rispetto al 2019.
In un paese in cui la visione del futuro prospetta un forte calo di nascite e una maggiore incidenza di over 65, risulta necessario contribuire a invertire questa spirale che indebolirà anche la forza produttiva del nostro paese.
Quanto all’aumento dell’aliquota IVA applicata su prodotti come assorbenti e tamponi destinati alla protezione dell’igiene femminile, coppette mestruali, pannolini per bambini che passeranno dal 5% al 10%., questa scelta ha suscitato molte discussioni da parte dei consumatori, poiché vengono tassati beni di prima necessità.
A nostro avviso è necessario tutelare la denatalità contribuendo a favorire e promuovere misure che incoraggino e incentivino le nascite, in un territorio nel quale in maniera preponderante occorre fare i conti con il caro vita e con la spirale inflazionistica che ha logorato il potere di acquisto.
Tale problematica spesso si converte come una forma di “costrizione” attraverso la quale madri o i padri in relazione alla tipologia di impiego, preferiscono mutare la propria strutturazione oraria (da full time a part time) sino a spingersi anche a rinunciare all’impiego poiché più “sostenibile economicamente” seguire il proprio figlio a casa rispetto ai costi da sostenere per mantenerlo all’asilo, luogo che a nostro avviso dovrebbe essere parte sostanziale del sistema di istruzione integrale dello stato.
Va da se che il tema della tampon tax non deve essere relegato a qualcosa di provvisorio che ogni anno viene relegato alla legge di bilancio, ma rappresenta una battaglia di civiltà e di adeguamento strutturale nel territorio.
Abbiamo avviato come Organizzazione sindacale un percorso di mobilitazione e di scioperi con l’intento di fare da pungolo al governo chiedendo una maggiore visione del futuro che non può non tenere conto dei temi inerenti i diritti di nascere, crescere e vivere in una società equa e caratterizzata da chiari elementi di giustizia sociale.

LEGGE DI BILANCIO 2024: UNA VALUTAZIONE CRITICA PER EQUITÀ E GIUSTIZIA SOCIALE

La UIL Lombardia si oppone a misure che penalizzano famiglie e donne
La UIL Lombardia esprime un deciso giudizio negativo nei confronti del disegno di legge di bilancio per il 2024, presentato dal Governo. Tra le numerose misure economiche proposte, alcune si distinguono per i loro effetti particolarmente negativi sulle famiglie con figli a carico e sulle donne. Queste politiche, anziché sostenere i cittadini in un periodo di incertezza economica, sembrano compiere scelte che non tengono conto delle reali necessità di chi già affronta sfide significative nella gestione quotidiana della vita familiare.

Tassazione sui Prodotti per l’Infanzia: Un Fardello Ingiustificato. La manovra prevede un’imposta del 10% su beni fondamentali come il latte in polvere o liquido per neonati e preparati alimentari per bambini. Questa tassazione, che esclude altri prodotti necessari quali pannolini e seggiolini, attualmente non soggetti a rialzi, rischia di gravare ulteriormente sulle spese delle famiglie, in un contesto demografico già segnato da un allarmante calo delle nascite.

La “Tampon Tax”: Un Passo Indietro nella Tutela della Salute Femminile l’aumento dell’IVA dal 5% al 10% su prodotti igienici femminili, come assorbenti, tamponi e coppette mestruali, nonché sui pannolini per bambini, è una misura che colpisce direttamente beni di prima necessità. Questa decisione, che ha scatenato ampie critiche, non fa altro che aggravare il carico fiscale su prodotti indispensabili, in un periodo di crescente inflazione e difficoltà economiche.

Un Appello per il Cambiamento
La UIL Lombardia è fermamente convinta che sia necessario sostenere la natalità e promuovere politiche che incentivino le nascite, soprattutto in un’era caratterizzata da un costante aumento del costo della vita. La scelta di molti genitori di ridurre l’orario lavorativo o di lasciare il lavoro per accudire i figli a casa, a causa degli elevati costi degli asili nido, è una dimostrazione della necessità di un intervento urgente.

La Battaglia per la Giustizia Sociale
La questione della “Tampon Tax” non deve essere relegata a un dibattito annuale durante la discussione della legge di bilancio. È una battaglia di civiltà e di adeguamento strutturale che richiede un impegno costante.
Specialmente in un quadro economico per le famiglie già disastrato dal caro vita, crescere i figli costa: solo per l’acquisto dei pannolini, le famiglie spendono mediamente in un anno 726 euro l’anno a figlio; per gli alimenti per bambini si sono registrati nel corso del 2023 aumenti del 15,2%.

La Nostra Mobilitazione
La UIL insieme alla CGIL hanno intrapreso un percorso di mobilitazione e scioperi per sollecitare il governo a una maggiore prospettiva futura, che non può prescindere dai diritti fondamentali di nascere, crescere e vivere in una società giusta ed equa.