L'Eco di Bergamo
Affitti 640 euro al mese 100 mq ma media nazionale è 570 euro
Bergamo News
Affitto: quanto spendono i bergamaschi. L'analisi della Uil che avverte il governo salari da adeguare
Il costo per la locazione di un appartamento incide mediamente sul budget familiare del 23.7%
Bergamo la media negli anni 2021-22 per la locazione di un’abitazione è di 640 euro
Da un analisi elaborata dal Servizio Lavoro, Coesione e Territorio della Uil che ha sviluppato i costi medi per un appartamento di 100 mq, accatastato come abitazione civile (A/2) ed economica (A/3), ubicato in zona semicentrale delle Città capoluogo di provincia, i valori medi delle locazioni del secondo semestre 2021 e 2022 dell’Agenzia delle Entrate è emerso che a livello nazionale il costo medio di un canone di affitto, nel secondo semestre del 2022, è di 570 euro mensili (6.840 euro annui), che incide per il 21,1% sul budget familiare, Tra il secondo semestre del 2021 e il secondo semestre del 2022 gli affitti sono aumentati del 3,6% che equivale a 240 euro medi annui.
Maglia nera alla Lombardia in materia di affitti, mentre a Bergamo la media negli anni 2021-22 riferita alla locazione di un’abitazione è di 640 euro con un incidenza del budget familiare del 23.7%.
Per il Coordinatore della Uil Bergamo Pasquale Papaianni la questione affitti è un tema abbastanza attuale, la provincia Orobica, per via delle risorse e disponibilità occupazionali che detiene è particolarmente esposta in questa problematica.
Al netto dei normali residenti, la provincia orobica conta un esercito di lavoratrici e lavoratori provenienti da altre regioni, i cui costi per la locazione di un appartamento richiedono ingenti disponibilità che in base ad un calcolo fornito dal Presidente UNIAT Bergamo Dott. Carmelo Quaranta si attesta intorno ai 2.700 € iniziali per il pagamento, ad esempio, di tre mensilità come cauzione, una mensilità da versare all’agenzia immobiliare e i vari costi per la registrazione del contratto di affitto, se questi vengono spalmati su 12 mensilità vanno ad innalzare il costo mensile dell’affitto di 225 € che aggiunti ai circa 640 € di spesa mensile, raggiungono gli 865 € per mese che innalza fino al 32% l’incidenza sul budget familiare, quindi, circa 1/3 del guadagno totale; per ovviare in parte a questa problematica entrano in scena i contratti di locazione convenzionati, in cui l’importo del canone di affitto è calcolato in base agli indicatori contenuti nell’accordo territoriale tra sindacati degli inquilini e associazioni dei proprietari, gli stessi, insieme certificano tramite attestazione di rispondenza che il canone richiesto nel contratto di locazione agevolato rientra nei valori minimi e massimi che valgono per quel determinato immobile.
Per il Coordinatore Papaianni si pone anche la necessità di adeguare i salari e le pensioni al costo reale della vita, a partire già dalla prossima legge di bilancio, risultano necessari provvedimenti che affrontino in modo strutturale il tema dell’abitare e del diritto alla casa.
Occorrono risorse adeguate a un piano di medio e lungo periodo che sia in grado di incrementare, in modo consistente, gli alloggi di edilizia residenziale pubblica e di aumentare sensibilmente le risorse del fondo per il sostegno agli affitti e per la morosità incolpevole.