🗺️ Oggi la cittadinanza è un traguardo o, piuttosto, un nuovo punto di partenza?
🧳 Tradizionalmente la cittadinanza è sempre stata un punto di arrivo per milioni di persone. Significava ottenere la pienezza dei diritti civili e politici da parte di uno Stato. Significava essere accettati in un luogo che si poteva chiamare “casa”.
🆘 Oggi, oltre al tema dei cambiamenti climatici e delle sempre più frequenti catastrofi naturali, anche lo scenario geopolitico è notevolmente cambiato: guerre e persecuzioni sono all’ordine del giorno. Un contesto che ha costretto milioni di persone a lasciare la propria casa e la propria famiglia.
📌 Secondo l’ultimo report dell’@unmigration (Organizzazione Intergovernativa nel campo della Migrazione), nel mondo 1 persona su 30 è un migrante. In Europa si parla di 86.7 milioni.
➡️ Ma cosa accade quando un migrante raggiunge un Paese dove, a farla da padrone, sono disuguaglianze sociali ed economiche, scarse misure di Welfare, una forte disoccupazione, sfruttamento, pregiudizi e stigmi?
👣 Milioni di persone, nonostante l’acquisizione della cittadinanza, scelgono di non fermarsi ma di proseguire nella loro migrazione ricercando migliori prospettive. Una speranza che diventa più forte ed accessibile in regioni del mondo come l’Unione Europea dove, ai propri cittadini, viene garantita la libertà di spostamento nei Paesi membri.
Si parla di Onward Migration: la cittadinanza oggi diventa non più punto di arrivo ma l’inizio di una nuova migrazione.
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