Anche a Bergamo il caro libri si fa sentire in maniera importante sulle spalle dei genitori, basti pensare che per assicurare ai propri figli i soli libri di testo per l’avvio dell’anno scolastico, in una scuola secondaria di primo grado (scuola media) una famiglia è chiamata a spendere una forbice che varia dalle 250 alle 300 euro circa, mentre per garantire i libri di testo al primo anno delle scuole secondarie di II grado (scuole superiori) il solo acquisto si aggira intorno alle 300 euro, al netto di eventuali dizionari, il cui costo si aggira intorno alle 120 euro, senza contare gli accessori (zaino, diario, libri, penne, astuccio ecc..) e costi di abbonamento vario.
Basta fare due conti, per comprendere che senza molti sforzi una famiglia facilmente raggiunge oltre 500 euro per l’avvio di un anno scolastico del proprio figlio, immaginiamo se dovesse trovarsi a fare i conti con l’inserimento di due o più figli nei due ordini e gradi differenti – evidenzia il Segretario della Uil Scuola Rua Bergamo e sub-commissario della Uil di Bergamo Papaianni!!
Secondo il Segretario, In base ai dati forniti da ETUC – CES e ripresi dalla UIL Scuola Rua, si evidenzia un aumento del costo della cancelleria da gennaio a maggio 2023 in Italia del 9%, mentre l’aumento dei compensi è stato del solo 4%.
Secondo lo studio condotto dalla Uil Scuola Nazionale, l’incremento dei prezzi dei libri di scuola aumenta 2 volte più velocemente dei salaria di tutta Europa, le famiglie in difficoltà si ritrovano a dover affrontare un’altra battuta d’arresto, il prezzo di articoli essenziali come penne, matite, carta, cartelline, gomme da cancellare, temperamatite o forbici è aumentato in media del 13% tra gennaio e maggio di quest’anno.
Si tratta del doppio del tasso di aumento dei compensi nominali quest’anno (6%) e segue un aumento dell’8% dello scorso anno – anch’esso il doppio del tasso di crescita dei salari lo scorso anno. Nel 2019 il precedente aumento più elevato dei costi della cancelleria era stato pari all’1,7%.
Per Il Segretario Organizzativo Vincenzo Cesare, nonché Commissario della Uil Bergamo, analizzando le misure previste da Regione Lombardia attuate tramite la misura denominata Dote Scuola, appaiono limitative, poiché non garantiscono un sostegno alla numerosa platea di soggetti che hanno un reddito superiore alle 15.748,78 euro e che non sono uniformi all’attuale costo della vita delle persone nel territorio Orobico, poiché non tengono conto dei vari costi che gli stessi sono chiamati ad affrontare giornalmente.
Secondo i due dirigenti sindacali, è necessario che al netto dei necessari interventi migliorativi da parte di Regione Lombardia, anche gli Enti Locali promuovano azioni di sostegno e supporto alle famiglie per concorrere anch’essi alla promozione e sostegno dei più alti valori costituzionali come il diritto all’istruzione pubblica e accessibile a chiunque.