Bergamo, 14 settembre – La Riva e la Lucchini? Eccellenze italiane da prendere a modello per la loro gestione delle risorse.
Parola del segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, in visita a Bergamo per un incontro con manager, delegati e dipendenti delle due aziende sebine, non da ultimo per un incontro con il Consiglio generale della Uil orobica ed un confronto sui temi di stretta attualità.
Durante la mattinata Barbagallo, accompagnato dal segretario generale della Uil di Bergamo Angelo Nozza, ha fatto visita alla Lucchini di Lovere, dove ha incontrato la dirigenza e i delegati. “La Lucchini è certamente un sito di eccellenza, da tenere in considerazione per la politica aziendale, che tiene in grande considerazione le esigenze dei lavoratori – ha commentato il numero uno della Uil nazionale -. Ha infatti aumentato i premi di produttività e di rendimento dei dipendenti, dimostrando di andare in controtendenza rispetto al trend nazionale. Si dice infatti che gli investimenti esteri in Italia sono in netta diminuzione. Non alla Lucchini evidentemente, dato che parte del capitale è cinese. Investire sul benessere lavorativo paga e ci sono numerosi esempi di come questa politica funzioni”.
Barbagallo pensa all’industria farmaceutica italiana, prima in esportazioni a livello europeo: “Tante industrie del settore, dove la maggioranza dei lavoratori è di sesso femminile, hanno applicato una politica di welfare molto interessante, aiutando di fatto le donne a conciliare la famiglia e il lavoro istituendo ad esempio asili aziendali e piccoli supermercati interni. Con questa politica il benessere lavorativo è aumentato e così anche il fatturato”.
Di particolare interesse la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario ottenuto alla Riva di Sarnico, dove il segretario generale ha incontrato i dipendenti: “Si tratta di una strada da percorrere anche per quelle imprese 4.0 che, in virtù dell’innovazione tecnologica, aumentano i loro profitti, ma potrebbero ridurre il loro personale”, ha sottolineato Barbagallo.
La Uil ha sempre avuto molto a cuore la situazione lavorativa giovanile e Barbagallo lo ha ribadito con forza: “Dobbiamo cercare di arginare la fuga di cervelli e di manodopera all’estero, dobbiamo tenerci stretti i nostri giovani e creare per loro le condizioni lavorative per permettere loro di costruirsi una vita dignitosa in Italia. Siamo un paese che non fa più figli, che non ha peso a livello demografico, quindi se non ci sono queste premesse è meglio che prepariamo i gommoni per andare a prendere gli extracomunitari per farli lavorare nelle nostre aziende”.
Per quanto riguarda i temi caldi di attualità, il segretario Barbagallo ha parlato della posizione della Uil rispetto alle chiusure festive dei centri commerciali: “Fondamentalmente non siamo contrari, ma sono questioni che vanno gestite attraverso la contrattazione, per mettere insieme le esigenze del territorio, delle aziende e dei lavoratori”. Sulla riforma delle pensioni la Uil punta, ormai da tempo, alla separazione dell’assistenza dalla previdenza e alla riduzione dell’età pensionabile per i lavoratori di attività gravose e usuranti.